La consigliera regionale di Centro Democratico, Anna Maria Busia, è la capolista alle elezioni europee del 25 maggio per la lista Scelta europea (che fa riferimento al movimento europeo Alde), nella circoscrizione Isole. Busia, avvocato cagliaritano, responsabile nazionale per la Giustizia del partito di Tabacci, è una delle quattro donne che siedono tra i banchi del nuovo Consiglio regionale della Sardegna.

Ma la candidatura più interessante è siciliana, quella dell'ex sindaco di Catania,  democristiano con sfumature liberal, Francesco Attaguile, che di recente e per lunghi anni ha ricoperto la funzione di direttore della rappresentanza a Bruxelles della Regione Siciliana e coordinatore delle Regioni italiane per gli affari europei e internazionali, dirigente generale del dipartimento Famiglia e Politiche sociali e di quello agli Affari europei e internazionali (extraregionali) della Regione Siciliana fino al 2012, un esperto di questioni europee.

«Il nostro obiettivo alle prossime Europee è superare il 4% e ci auguriamo di farlo abbondantemente», questo ha dichiarato il segretario nazionale di Scelta civica e ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, che per Strasburgo si presenta come Scelta europea assieme al Centro Democratico di Bruno Tabacci e a FARE di Michele Boldrin.

Così come i neo-popolari (NCD-Popolari per l'Italia-UDC) hanno deciso di presentarsi assieme alle elezioni europee sotto le insegne del Ppe, anche nella galassia liberal-democratica stanno prevalendo le mediazioni e le intese anzicché gli egoismi.

Il progetto di Scelta Europea è quello di promuovere e sostenere in Italia la Lista Alde che ha nell’ex premier belga Guy Verhofstadt il proprio leader. Interessante, però, è sapere se questo progetto è finalizzato solo al raggiungimento della soglia minima per accedere al parlamento europeo, ovvero una prova generale per iniziare un nuovo progetto politico, per un nuovo e più solido soggetto partitico che possa proseguire, insieme, anche in Italia e che potrebbe essere  riferimento serio dei moderati che non si ritrovano tra i dissidenti fuorusciti da Forza Italia, né nel partito di Berlusconi stesso, collocandosi, così come adesso sono, alleati nell'area di centrosinistra. Ma questo lo scopriremo nel corso della campagna elettorale. Come scopriremo anche se questo rassemblement avrà la capacità di attrarre i movimenti dei moderati.

A completare la lista di Scelta Europea sono: il primo cittadino di Limina, in provincia di Messina, Filippo Ricciardi; il candidato che fa riferimento a ‘Fare’ Vittorina Rossi, originaria di Augusta; mentre per ALI (Alleanza Liberale Italiana) ci sono la nissena Rosamaria Baiamonte e il sardo Mario Carboni; Alberto Di Mario, uomo di Scelta Civica proveniente da Barcellona Pozzo di Gotto; il catanese Luciano Vasques in lista in quota Alde.

Infine, ecco i consigli per gli acquisti di Sceta Europea: Abbandonare l’euro o colpevolizzare l’Europa non è la soluzione contro la crisi di oggi. È certo che dobbiamo cambiare l’Europa. L’Europa deve nuovamente essere messa al servizio dei suoi cittadini per affrontare le sfide, che i singoli stati, non sono in grado di fare individualmente, come la sicurezza delle frontiere, la migrazione di massa o ancora il cambiamento climatico. L’Europa non è una camicia di forza, come molti continuano a ripetere. L’Europa è piuttosto l’opportunità di crescita e sviluppo per ogni sua realtà locale, regionale, nazionale ed europea, a patto che la facciamo agire come una vera Unione.L’Europa deve dare l’esempio abbattendo l’eccesiva pesantezza della burocrazia e della regolamentazione, liberando le potenzialità delle sue industrie e delle piccole medie imprese. Deve essere orgogliosa portatrice del Made in, quale marchio di alta qualità, elevatissimi standard e genuina creatività. Ci sono ancora molti mercati chiave, come quelli delle telecomunicazioni, dei trasporti e dell’energia che necessitano maggiore liberalizzazione. Ciò creerà nuovi posti di lavori, imprese più robuste e innovative e abbasserà i prezzi per i consumatori. Inoltre, deve essere prevista l’introduzione di Eurobond per incoraggiare gli investimenti produttivi e la crescita economica nella zona euro.